
Si è svolta ieri, venerdì 21 aprile, la prima giornata di sciopero generale dei lavoratori di Poste/Sda.
«Da tempo, i lavoratori dell’indotto Poste/Sda chiedono dignità e condizioni di lavoro adeguate» – ha dichiarato il funzionario Filt – Cgil Roma e Lazio del settore merci e logistica, Rolando Roberti.
«Dalla pandemia – spiega – Poste ha incrementato in maniera esponenziale i suoi profitti. Lo dimostrano le dichiarazioni che l’amministratore emana periodicamente: un utile in perenne crescendo ma ai cui dipendenti rimangono le briciole, qualche pacca sulla spalla e un grazie.
Queste briciole, che fino a poco fa erano un bel sorriso, rappresentano oggi la chiusura del tavolo della trattativa nazionale. Una chiusura fatta con arroganza e mancanza di rispetto verso tutti i lavoratori, diretti e indiretti, del perimetro Poste.
I lavoratori Sda stanno manifestando la propria avversione a questa politica di dumping sociale ma anche la propria preoccupazione per il loro futuro occupazionale – afferma Roberti – Oggi infatti, Sda sta subendo una forte contrazione dei volumi, dovuta principalmente ad un piano industriale che tende a far diventare legittimamente Poste/Sda il leader della distribuzione merci, con l’investimento di oltre 200 milioni di euro per l’acquisizione di altre aziende concorrenti.
Questa acquisizione ha spostato il volume di affari sempre nell’indotto Poste ma deviando le merci nei vari nuovi acquisti, creando in questo modo, nelle aziende sindacalizzate Sda, una sostanziale e importante carenza di pacchi, a beneficio delle diramazioni che non hanno un sistema sindacale strutturato e radicato. Tutto questo può portare ad una regressione dei diritti acquisiti (a volte con molta fatica e con lotte serrate) grazie alla Filt Cgil, ma anche per tramite di tutte le sigle confederali.
I lavoratori che ieri hanno aderito allo sciopero – con una percentuale dell’80% su tutto il territorio nazionale e con punte del 100% su alcune località – chiedono rispetto, dignità, sicurezza sul lavoro e la possibilità di lavorare in completa armonia e in maniera idonea.
Crediamo che l’unica strada percorribile per avere tutto sia solo una e cioè quella dell’internalizzazione. Attendiamo una risposta di Poste/Sda per la ripresa del tavolo in modo serio e adeguato alle giuste relazioni sindacali, altrimenti ci ritroveremo ad avviare un percorso di lotta» – conclude Roberti.
© All rights reserved
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.