
Si avvicina la riapertura dell’Istituto Nautico di Anzio. La nostra redazione ha incontrato il Consigliere delegato all’edilizia scolastica di Città metropolitana di Roma, Daniele Parrucci, per fare un punto sulla drammatica vicenda che ha coinvolto gli studenti (e i loro genitori) della sede distaccata di Piazza Dante Zèmini (ex tribunale).
«Anzio è stata sicuramente la situazione più surreale che mi sia trovato ad affrontare nell’arco di tutto il 2022 – ha affermato il consigliere metropolitano Daniele Parrucci – È stata una situazione assurda, in quanto Città metropolitana, sin dall’inizio, non ha mai concesso l’autorizzazione ad aprire la sede distaccata di Anzio. E questo lo ha sempre messo per iscritto, attribuendone i motivi alla mancanza delle condizioni basilari di sicurezza, quali il CPI, ovvero il Certificato di Protezione Incendi, e l’aeroilluminazione, imprescindibili per aprire un istituto scolastico superiore.
Poi, sicuramente, l’aggravante a questo fatto l’ha fornita la questione spinosa dell’allocazione dell’archivio cartaceo ancora presente nell’edificio ex tribunale. Peraltro, essendo stato l’edificio, appunto, un tribunale, l’amministrazione ne avrebbe dovuto effettuare un cambio di destinazione d’uso».
R: «Nonostante il “no” da Roma, comunque, l’edificio scolastico è stato aperto»
P: «Il Comune di Anzio si è preso di fatto la responsabilità sulle condizioni di sicurezza in materia di edifici scolastici e ha deciso, nonostante il nostro “no”, di aprire ugualmente la scuola. Così sono trascorsi i primi anni e quando poi sono emersi tutti i problemi strutturali dell’edificio, l’amministrazione neroniana ha chiamato in causa Città metropolitana, che ha risposto – come già detto – di non averne mai autorizzato l’apertura. Da quel momento, ci siamo ritrovati in un impasse: il comune anziate ci chiedeva di prendere in gestione la scuola ma non potevamo assumerci la responsabilità su un edificio non a norma».
R: «Come avete risposto quindi alla richiesta di presa in gestione della scuola formulata dal Comune di Anzio, viste le criticità?»
P: «Abbiamo deciso di venire incontro alle esigenze degli studenti (e dei loro genitori), che vedevano improvvisamente negato loro il diritto allo studio, e, superate varie divergenze iniziali con l’ex sindaco, gli abbiamo chiesto, essendo lo stabile di proprietà comunale, di rimuovere tutto l’archivio cartaceo lì presente. A quel punto avremmo preso l’istituto in gestione».
R: «Poi però c’è stato lo scioglimento della macchina amministrativa comunale. Questo ha influito sui tempi di consegna dell’edificio a Città metropolitana?»
P: «Dopo lo scioglimento, abbiamo aperto subito un’interlocuzione con i commissari prefettizi e, devo dire la verità, la situazione è nettamente migliorata dal punto di vista colloquiale tra le parti. Non avevamo più quel “muro di gomma” alzato dall’ex primo cittadino nei nostri confronti. Dai commissari abbiamo ricevuto proprio in questi giorni la notizia che il comune inizierà a svuotare l’archivio presente».
R: «Quando cominceranno i lavori?»
P: «Il trasloco del materiale dovrebbe partire già dal prossimo mercoledì 1 febbraio. Questo significa che, considerando le tempistiche lavorative, da metà febbraio Città metropolitana avvierà tutte la procedure per entrare in possesso dell’immobile attraverso la legge Masini. Una volta acquisita la struttura, metteremo subito in campo i primi importanti interventi ed entro 45 giorni potremo finalmente aprire la scuola per far rientrare almeno sei classi.
Insomma, 120 ragazzi potranno far rientro nella loro scuola. I restanti 30-40 alunni, che sfortunatamente rimarranno ancora fuori dalla possibilità di rientro per via dei dovuti tempi tecnici per il completamento dei lavori, continueranno comunque a frequentare le lezioni nelle aule già a loro disposizione presso l’Apicio Colonna Gatti di Anzio. Per quest’anno dunque, riusciremo a portare a termine l’anno scolastico».
R: «Gli altri studenti, invece, quando – in linea di tempi pur approssimativa – faranno rientro?»
P: «Abbiamo stanziato 700mila euro per intervenire sul Nautico in maniera decisiva e definitiva. Adegueremo a normativa di istituti superiori anche il piano terra, con l’obiettivo di riaprire l’istituto in completa sicurezza a partire dal prossimo anno scolastico. Da settembre 2023, il Nautico riaprirà finalmente in sicurezza per tutti i suoi studenti».
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