
Si è svolto, lo scorso giovedì 6 ottobre, presso la sede del Consorzio Lido dei Pini ad Anzio, un incontro con i cittadini sul compostaggio domestico.
L’incontro è stato organizzato dal Coordinamento Uniti per l’Ambiente di Anzio, attraverso i suoi aderenti Comitato per la difesa del territorio e Consorzio Lido dei Pini.
«Sono anni che il Lazio è in “emergenza” rifiuti – dichiara Marco Mandelli, portavoce del Comitato per la difesa del territorio (Comi.di.te.) di Anzio – Non bisogna essere scienziati per capire che se perdura da anni, non si può più parlare di “emergenza”. Il tutto è dovuto da carenza di impiantistica e, soprattutto, dal fatto che la città di Roma non pratica la raccolta differenziata in modalità “porta a porta”: chi vuole, differenzia i rifiuti nei cassonetti stradali (che non si trovano più nelle città italiane); chi non vuole, getta tutto nel sacco nero dell’indifferenziato (compresi i rifiuti organici)».
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i fondamenti del compostaggio domestico, partendo dal concetto di rifiuto urbano.
«I rifiuti urbani sono notevolmente cresciuti dall’avvento della plastica nella seconda metà del XX secolo – spiega il portavoce – Fino ad allora, la maggior parte dei rifiuti prodotti erano facilmente riciclabili, essendo di origine naturale. I rifiuti organici rappresentano circa un terzo dei rifiuti urbani prodotti. L’incremento del compostaggio domestico contribuisce a ridurre la quota di rifiuto conferito all’azienda di raccolta pubblica ed abitua i cittadini all’economia circolare, specialmente in questi di tempi di penuria di materie prime: penuria dovuta alla pandemia Covid-19 prima ed alla guerra in Ucraina dopo».
È intervenuto all’incontro il Consigliere regionale e Presidente della X Commissione del Consiglio regionale che si occupa di rifiuti, Marco Cacciatore. Il presidente ha spiegato la legge regionale numero 19 del 3 ottobre 2019 dal titolo “Disposizioni per promuovere le pratiche di compostaggio aerobico dei rifiuti organici”, di cui è stato uno dei primi firmatari.
«La legge prevede fondi per la promozione del compostaggio a favore dei comuni del Lazio – ha spiegato il Presidente Cacciatore – Come purtroppo accade però, non tutti i comuni sono attivi e solerti nel richiedere i fondi a disposizione, che spesso vengono stornati in quanto non utilizzati. È la stessa problematica che affligge i fondi europei (in particolare quelli relativi al PNRR) – ha continuato – Per poter sfruttare queste opportunità occorre presentare progetti credibili e fattibili e non sempre la Pubblica Amministrazione riesce o ha la volontà di farlo».
In materia di rifiuti, si è parlato anche del compostaggio di comunità, che si verifica laddove i residenti di un quartiere si organizzano per conferire i propri rifiuti organici presso un ecocentro dotato di un macchinario preposto alla digestione aerobica.
«Si ricorda a tal proposito che il processo di compostaggio è un procedimento naturale, che avviene a seguito della degradazione, decomposizione e fermentazione della sostanza organica, in presenza di ossigeno – ha spiegato Marco Mandelli di Comi.di.te. – Il procedimento è facilitato da microrganismi, insetti ed altre creature viventi come i lombrichi, presenti nel terreno, che entrano nella compostiera. Il compostaggio, sia quello domestico che quello di comunità (o industriale) prevede un rivoltamento periodico ed un arieggiamento del materiale compostato, affinché esso non marcisca. È necessario anche apportare la giusta umidità per favorire i microrganismi preposti alla digestione aerobica. L’aggiunta di ramaglie triturate (e sfalci erbosi) contribuisce a migliorare la qualità finale del compost. Altra cosa è la digestione anaerobica dei rifiuti organici, che porta alla produzione di biogas/biometano (come si fa presso l’impianto Biowaste CH4 Anzio di via Spadellata 5, ad Anzio). Si ricorda che il recupero energetico dei rifiuti è all’ultimo posto nella gerarchia europea del trattamento dei rifiuti. Siccome l’ecologia si sposa bene con l’economia, il compostaggio domestico, oltre ad essere una pratica piacevole ed istruttiva (con la produzione finale di terriccio e concime), deve produrre anche un risparmio per il cittadino che lo pratica (e per il comune di residenza). Il Comune di Anzio non ha ancora applicato il “Regolamento albo compostatori”, approvato dal Consiglio Comunale, che prevede uno sconto sulla Tari per chi pratica il compostaggio domestico (previa verifica dell’effettivo compostaggio da parte della Polizia Locale). Invitiamo pertanto il Comune di Anzio (in particolare l’Ufficio tributi) ad attivarsi quanto prima per approvare lo sconto Tari per i compostatori e per attingere al fondo regionale per la promozione del compostaggio».
Il portavoce rende noto che sono in programma ulteriori incontri per la promozione del compostaggio domestico, di cui darà tempestiva comunicazione. «Indipendentemente dal Comune di Anzio, si è costituito un gruppo di cittadini-compostatori – comunica il portavoce – È attivo infatti il gruppo WhatsApp “CompostiAmo”, nel quale si possono trovare notizie ed aggiornamenti sul compostaggio. Si possono iscrivere i cittadini di Anzio e dintorni. Per iscriversi al gruppo – conclude – prego inviare un messaggio WhatsApp ( oppure un messaggio sms) al numero +393882499604. Per ogni ulteriore richiesta di informazioni, vi invitiamo a scrivere all’indirizzo mail: comidite@libero.it».
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