
Riceviamo e pubblichiamo
Nell’Agorà organizzata a Lavinio stazione nell’ambito del progetto “Riprendiamoci i quartieri” condiviso con Alternativa per Anzio e Sinistra Italiana Anzio, gli attivisti del M5S hanno toccato il tema della sicurezza urbana. Siamo partiti dalla “percezione della sicurezza”, diversa in ognuno di noi a seconda delle situazioni sociali, lavorative, familiari, di integrazione, urbanistiche.
È fondamentale analizzare i contesti per arrivare alle migliorie. I cittadini devono però essere incoraggiati a comunicare le mancanze che esistono sul territorio dove vivono e/o lavorano. Per questo abbiamo proposto un questionario proprio sulla “percezione di sicurezza”. È stato interessante ascoltare come l’attenzione delle persone, che abitano lo stesso quartiere, cadesse su elementi di preoccupazione diversi a seconda delle fasce d’età di appartenenza.
Strumenti normativi a supporto

La Legge 48/2017 contiene le Linee guida per l’attuazione della Sicurezza Urbana. Si tratta di un insieme di interventi coordinati tra Stato, Regioni e Enti locali, con l’obiettivo di raggiungere il massimo della collaborazione dei vari soggetti e le forze dell’ordine (scambio di informazioni, formazione, protocolli etc) ciascuno nelle proprie competenze, per garantire il miglior risultato possibile in materia di sicurezza. A livello comunale, vediamo cosa si può fare:
• Recupero e riqualificazione delle aree urbane degradate attraverso interventi sul Piano Regolatore, la pulizia, l’illuminazione, la videosorveglianza;
• Promozione della Legalità attraverso incontri formativi nelle scuole, iniziative negli spazi comuni, piazze, parchi, per utilizzarli al meglio e sottrarli alla criminalità organizzata.
• Aumento della Coesione Sociale e convivenza civile con la collaborazione delle Associazioni e Comitati del territorio, utilizzo di immobili comunali per attività di quartiere, promozione della Cittadinanza Attiva per la cura dei beni comuni;
• Integrazione nel tessuto sociale degli stranieri residenti, come appunto a Lavinio, dove la componente straniera è una parte rilevante della popolazione.
Grazie a questa legge, il Sindaco può sottoscrivere accordi con la Prefettura per individuare le criticità del territorio e avere interventi mirati alla prevenzione dei fenomeni criminali, come spaccio e microcriminalità. Sempre il Sindaco, ha la facoltà di disporre ordinanze mirate a contrastare le situazioni che favoriscono l’insorgenza di fenomeni criminali come le ordinanze sulla movida, le regole per i locali notturni, l’allontanamento dei soggetti interessati a fenomeni di spaccio, prostituzione, accattonaggio.
Deve essere quindi data attenzione alla regolamentazione sul decoro urbano, sull’edilizia, sull’uso e la concessione degli spazi pubblici. Al di là quindi del necessario impegno e presenza delle forze dell’ordine, in particolare su un territorio come il nostro dove i fenomeni di criminalità organizzata sono purtroppo documentati, vedi ultimo caso “Operazione Tritone”, c’è tutta una serie di attività amministrative che va organizzata con la collaborazione dei cittadini che diventano parte attiva del processo di trasformazione del territorio, perché senza sicurezza non c’è né sviluppo sociale né sviluppo economico.
Movimento 5 Stelle Anzio.
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