
Gli studenti del Nautico di Anzio sono tornati questa mattina a Villa Sarsina per incontrare il Sindaco Candido De Angelis in merito al futuro dell’istituto. L’appuntamento presso la sede comunale era stato fissato la scorsa settimana, a seguito della manifestazione pacifica di protesta degli studenti contro la chiusura della sede distaccata di piazza Dante Zèmini, edificio sede dell’ex Pretura. Presenti alla manifestazione odierna e all’incontro con l’Amministrazione, oltre agli studenti e ai loro genitori, anche i referenti di Osa (Opposizione Studentesca di Alternativa) Roma.
Le dichiarazioni dei genitori
«Mio figlio frequenta il terzo anno, dunque ha cominciato il triennio di specializzazione – commenta la madre di uno degli studenti – Sapevamo che ci fossero problemi ma non a questo livello. Credo sia stata una “tegola” in testa per tutti quando la ex Dirigente dell’istituto ne ha disposto la chiusura, lo scorso 15 luglio (tra l’altro, mentre gli studenti frequentavano i corsi di riparazione). Adesso c’è la convenzione con il “Colonna Gatti” di Anzio per permettere ai ragazzi di andare a scuola ma l’orario serale in vigore (14:00-18:00), che diventerà 15:30-20:30, quando verrà approvato l’orario definitivo, non permette di certo lo svolgimento di una “normale” vita da studente, oltre che da “adolescente”: ci sono infatti molti studenti che praticavano sport e che ora non possono più frequentare le palestre o i centri sportivi. Altri ancora effettuano terapie sanitarie pomeridiane presso i nosocomi, pertanto neanche il diritto alla salute viene garantito, oltre che allo studio. I ragazzi, dall’apertura dell’istituto, non hanno mai svolto prove di evacuazioni antincendio e antisismiche. L’Assessore Laura Nolfi è stata l’unica, in questi anni, ad interessarsi delle condizioni dell’edificio, divenuto plesso scolastico, liberando personalmente una parte di archivio di beni materiali accatastati dell’ufficio comunale presenti al piano terra e preoccupandosi anche, lo scorso anno, di provvedere al reintegro dei riscaldamenti. I ragazzi in questo momento sono completamente spaesati: erano 250, si sono ridotti a circa 180. Molti hanno cambiato indirizzo di studi, qualcun altro è andato a studiare a Roma o a Gaeta. E chi ha scelto di frequentare i corsi a Roma si ritrova a dover partire la mattina alle 6 e a dover tornare a casa in orario tardo la sera (uscendo alle 15 da scuola), soprattutto quando sulla Pontina si verificano incidenti stradali o in condizioni di pioggia. Ormai siamo demoralizzati, loro studenti e noi genitori».
«A proposito di questo – commenta un altro genitore – pretendiamo che sia messo a disposizione dal Comune, in accordo con Roma, uno scuolabus che parta da Anzio e che arrivi a Roma, così da garantire a tutti gli studenti l’entrata a scuola nella stessa fascia oraria, qualora durante il tragitto si dovessero verificare ritardi dovuti al traffico, agli incidenti o ai lavori sulla strada. Anche altre scuole hanno avuto problemi di inagibilità ma in quei casi gli studenti che sono stati dislocati presso altre strutture hanno continuato a frequentare le lezioni in orario mattutino, non serale. Perché loro del Nautico non possono fare lezione di mattina? Perché questo accanimento nei confronti del Nautico, che dovrebbe essere un fiore all’occhiello, essendo Anzio una città marittima? Adesso ci dicono che possiamo scegliere di andare a Gaeta, impiegando anche 4 ore di trasporto pubblico per arrivare ma con “garanzia” di vitto e alloggio. La sede distaccata di Anzio è nata, però, proprio per garantire agli studenti lo svolgimento di una normale vita scolastica, familiare e sociale. Senza dover essere costretti, noi genitori, a dover mandare i nostri figli minorenni a studiare fuori, lontano dalla loro famiglia, senza la possibilità di seguirli nel loro percorso di studi e di vita».
L’esito del confronto tra gli studenti e il Sindaco
Dopo il confronto con gli studenti e i genitori, l’Ufficio Scolastico Regionale, in collegamento da remoto, ha comunicato la disponibilità della Prefettura di Roma ad allocare l’archivio del Tribunale di Velletri, liberando così il piano seminterrato dell’edificio. Il Comune di Anzio, non appena arriverà formale comunicazione, assumerà l’impegno di coordinare i lavori per il trasferimento dell’archivio e di sostenere le spese di messa in sicurezza dell’edificio, previo accordo con Asl, Città Metropolitana di Roma Capitale e Dirigenza Scolastica, per consentire la tempestiva ripresa dell’attività didattica. La Città Metropolitana, intervenuta telefonicamente al termine della riunione, interverrà con i tecnici preposti mercoledì 12 ottobre, alle ore 12:30, con un sopralluogo per verificare lo stato dell’edificio ex Pretura e per definire gli interventi necessari per l’agibilità dello stesso e la sua presa in carico.
L’intenzione dell’Amministrazione è di far rientrare quanto prima, al primo piano dell’edificio, gli studenti del biennio e così, via via, anche gli altri. Se fosse necessario più tempo per il ripristino e la riapertura del plesso, il sindaco è pronto ad impegnarsi nel trovare altre aule presso altri istituti da destinare agli studenti, che frequenteranno le lezioni la mattina e non più in fascia oraria serale. «Noi vogliamo che gli studenti tornino nel loro plesso con le adeguate attrezzature – dichiarano i referenti Osa Roma – perché non vogliamo elemosinare spazi da altre scuole. Perché politiche del genere aumentano solamente l’abbandono scolastico, che è altissimo per i ragazzi nelle fasce economiche in difficoltà». Venerdì 14, gli studenti della sede anziate e di quella capitolina, insieme ai referenti di Osa Roma, andranno a manifestare anche davanti gli uffici di Città Metropolitana.




A cura di: Laura Petrarca
Foto e video: Laura Petrarca
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